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Il Campiello - di Carlo Goldoni

Scheda:

Vivacissima interpretazione in rima, nel dialetto veneziano originale del settecento.

Un campiello è il protagonista assoluto di questo fortunatissimo capolavoro. La sua atmosfera, i suoi colori, gli strepitii, le ciacole e le baruffe della gente povera creano un'aria magica dalla quale i personaggi traggono luce e vita, con smisurata allegria.


La Commedia:
 

La storia si svolge in una piazzetta (campiello) un giorno di carnevale. Pasqua, un po' sorda, ha fretta di maritare la
figlia Gnese. per potersi risposare: la vecchia Catte, per la stessa ragione, vorrebbe che sua figlia Lucietta sposasse presto Anzoletto il merciaio; e Orsola, la frittolera, cerca moglie per il suo Zorzetto. Un cavaliere napoletano di passaggio fa intanto la corte alla graziosa e affettatissima Gasparina, nipote del severo Fabrizio. Verso sera le baruffe, le chiacchiere, i giochi si quietano e tutto è sistemato: Gnese sposa Zorzetto, Anzoletto ha dato l'anello a Lucietta, e il cavaliere ha ottenuto la mano, e la dote, di Gasparina".

 

Il 19 febbraio 1956 il Campiello concluse con straordinario successo la stagione di carnevale del Teatro San Luca. Un successo che da allora non è mai mancato ogni volta che è stato ripreso. Nell'Ottocento restò nel repertorio di tutte le maggiori Compagnie, nonostante fosse una commedia corale, senza veri protagonisti. Ricordandola nelle sue "Memories" Goldoni scrisse con giustificatissimo orgoglio che "tutto era preso dal popolino, ma tutto era di una verità che ognuno conosceva, e i grandi come i piccini ne furono contenti". Infatti, mai prima di allora Goldoni era riuscito a fare di un ambiente, un campiello, il protagonista assoluto di una commedia. La sua atmosfera, i suoi colori, le architetture delle case che lo circondano, creano un'aria magica e incantata dalla quale i personaggi traggono luce e vita Un campiello vero quanto la vita, che permette a Goldoni di rappresentare con la stessa immediatezza e freschezza d'osservazione i personaggi che lo popolano: tutti di estrazione umilissima, che vivono la loro condizione con dignità e consapevolezza. Qui trionfa la simpatia ed il concetto armonioso della vita associativa, con una visione gioiosa della vita di tutti i giorni. La poesia di Goldoni è scandita non tanto dalle situazioni essenziali e semplicissime in cui i personaggi sono coinvolti, quanto dal loro dialogo, che è un condensato di ciacole e di baruffe. Il linguaggio, inventato da un Goldoni in stato di grazia, è di una mirabile consonanza espressiva, in grado di trovare una sintesi irripetibile tra parola e canto.
 

Note dell'autore:

(…..) I versi di questa Commedia sono dissimili da tutti gli altri che si leggono ne' miei Tomi e che corrono alla giornata. Questi non sono i soliti Martelliani, ma versi liberi di sette e undici piedi, rimati e non rimati a piacere, secondo l'uso dei drammi che si chiamano musicali. Una tal maniera di scrivere (…) mi riuscì assai bene. Il titolo del Campiello riuscirà nuovo a qualche forestiere non pratico della nostra città.. Campiello è il diminutivo di Campo, che vale a dire una piazzetta, di quelle che per lo più sono attorniate da case povere e piene di gente bassa. Usasi nell'estate in queste piazzette un certo gioco che chiamasi il Lotto della Venturina, con cui si cava la grazia a similitudine del Birbis, con alcune pallottole, e il più o il meno guadagna, secondo è stato prima deciso (…..) Con questo gioco principia la Commedia, la quale poi proseguisce con quegli strepiti che sono soliti di cotal gente e di tali siti, e termina con quell'allegria che pure è frequente nelle medesime circostanze… (….)

Documenti Stampabili:

Scheda  (.pdf)
Locandina (.pdf)

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